Come prepararsi per vivere la migliore esperienza possibile?
Avete sempre sognato di osservare delfini e balene in natura? Volete che sia una esperienza meravigliosa senza causare disturbo e danno agli animali coinvolti? Vi spieghiamo cosa bisogna sapere per prepararsi a vivere in piena consapevolezza questi magnifici momenti.
Cliccando su ciascuno dei titoli sottostanti potrete approfondire ognuno degli argomenti trattati.
Avete sempre sognato di osservare delfini e balene in natura? Volete che sia una esperienza meravigliosa senza causare disturbo e danno agli animali coinvolti? Vi spieghiamo cosa bisogna sapere per prepararsi a vivere in piena consapevolezza questi magnifici momenti.
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Cosa si intende per whale watching responsabile?
Per whale watching si intende l’osservazione di balene e delfini (cetacei) nel loro ambiente naturale. Il termine dolphin watching non esiste formalmente ma può essere utilizzato da operatori che nella zona di attività incontrano solo delfini e raramente cetacei più grandi come le balene. Questo serve a non creare false aspettative nei turisti.
In breve, il whale watching è una attività responsabile quando rispetta codici di condotta individuati da istituzioni, accordi e organizzazioni riconosciute nella tutela dei cetacei. L'adozione di codici di condotta consente agli operatori di whale watching di ridurre al minimo l’impatto negativo che questa attività può causare a delfini e balene. Il rispetto di queste regole consente a delfini e balene di decidere la natura e la durata dell’interazione con le imbarcazioni.
Perché è importante che l’osservazione di delfini e balene sia condotta in modo responsabile?
Dunque il whale watching può avere effetti negativi? La risposta è si.
Immaginate di essere a casa vostra. Alcune persone entrano senza chiedere il permesso e iniziano a girarvi attorno parlando ad alta voce mentre state mangiando, riposando o aiutando vostro figlio a fare i compiti. Non solo farete fatica a tollerare tutto questo per pochi minuti, ma vorreste anche che non accada più. Ora immaginate che questa situazione si ripeta diverse volte al giorno per mesi. Non solo non riuscirete a fare ciò che per voi è vitale (mangiare, riposare, relazioni sociali), ma vi arrabbierete, il vostro battito cardiaco e la pressione arteriosa aumenteranno e sarete fortemente stressati, continuamente, con effetti molto negativi sulla vostra salute.
Delfini e balene subiscono già tutto questo. I cetacei sono minacciati da molte attività umane e loro effetti; ecco una lista:
- Cambiamenti climatici;
- Inquinamento chimico;
- Catture accidentali negli attrezzi da pesca (fenomeno conosciuto come “bycatch”);
- Collisione con navi e imbarcazioni a motore (traffico marino);
- Inquinamento acustico (rende difficile la comunicazione e complica altre attività importanti come la caccia);
- Perdita, riduzione e deterioramento degli habitat.
Essendo mirato all’osservazione di delfini e balene, il whale watching può contribuire ad incrementare gli effetti negativi dei punti 4, 5 e 6. In aggiunta al traffico marino già presente, gli operatori di whale watching possono:
- Aumentare i rischi di collisione se le manovre in presenza degli animali non vengono effettuate correttamente. In tal caso potreste osservare i delfini aumentare la velocità per evitare la barca cambiando frequentemente la direzione o effettuare immersioni più lunghe e con maggiore frequenza;
- Prolungare e intensificare con la loro presenza l’esposizione all’inquinamento acustico disturbando le loro comunicazioni e altre attività fondamentali;
- Distrarli e disturbarli da comportamenti importanti come l’accoppiamento, l’allattamento, la caccia, la socializzazione e il riposo.
L’impatto negativo aumenta in presenza di individui “vulnerabili” come femmine incinta, femmine in allattamento e cuccioli. Nei mari di casa nostra, questo è particolarmente vero in estate, quando il traffico marino raggiunge i livelli più alti e le femmine partoriscono i cuccioli.
Tutto questo riduce la possibilità di sopravvivere degli individui e della popolazione, con effetti dannosi a breve, medio e lungo termine.
Ciò non significa che dobbiamo rinunciare a queste attività, ma bisogna favorire gli operatori che al primo posto mettono il benessere di delfini e balene e la sicurezza dei loro ospiti a bordo. Inoltre un operatore qualificato, per contro può fare molto per favorire la tutela dei cetacei.
Cosa si deve verificare e quali domande fare quando si prenota un tour?
Se avete veramente a cuore questi animali e la sostenibilità ambientale è per voi un valore importante, vorrete scegliere un operatore responsabile e vivere una esperienza in linea con i vostri principi. Inoltre, un operatore responsabile molto più facilmente soddisferà livelli di qualità del servizio molto alti.
Come fare però a capire se un operatore rispetta questi criteri? Ecco alcune informazioni che potete verificare voi stessi sul sito web dell’operatore o eventualmente chiedere direttamente se dovessero mancare o lasciarvi dei dubbi.
Rispettate linee guida o codici di condotta locali, nazionali o internazionali per l’osservazione dei cetacei? Come potete garantire che il disturbo arrecato agli animali sia minimo?
Vediamo in ordine quali sono le situazioni da preferire è perché:
- Operatore che possiede un marchio rilasciato da organizzazioni riconoscibili ed affidabili attraverso un processo di certificazione: è la condizione da preferire in quanto un marchio viene rilasciato quando si possiedono specifiche competenze. Queste si ottengono seguendo un percorso di formazione adeguato con verifica finale. Il rispetto delle linee guide è controllato e verificato periodicamente da terze parti indipendenti;
- Operatore che adotta volontariamente un codice di condotta. É una condizione accettabile e dimostra la buona volontà dell’operatore di ridurre il disturbo, in mancanza di regolamenti locali o certificazioni accessibili. Tuttavia chiunque potrebbe sostenere di rispettare un codice di condotta responsabile. Chiedete in quale modo viene ridotto il disturbo sugli animali: un operatore onesto saprà fornire degli esempi convincenti.
- Operatore che non rispetta un codice di condotta: condizione da evitare.
Fare questa domanda serve a far capire all’operatore che voi siete informati riguardo al disturbo di delfini e balene e che come suo potenziale cliente lo ritenete un punto importante. Se queste informazioni non sono esposte nel sito web/ufficio diventa fondamentale chiederlo perché come consumatori avete il potere di spingere lo sviluppo del settore ad essere maggiormente sostenibile e rispettoso nei confronti dell’ambiente e degli animali.
COSA FACCIAMO NOI
Progetto Natura possiede la certificazione High Quality Whale Watching®. Siamo sottoposti a controlli regolari in incognito per la verifica del rispetto e per la conferma della certificazione a garanzia del benessere degli animali e della qualità della vostra esperienza. Per conto dell'Area Marina Protetta abbiamo realizzato un corso rivolto alla formazione degli operatori turistici sulla corretta modalità di osservazione dei cetacei.
Sono presenti naturalisti/biologi/ricercatori o guide certificate a bordo? Vengono svolte attività didattiche a bordo?
A bordo, la presenza di guide certificate dall’iscrizione in appositi registri (regionali o associazioni riconosciute dal ministero) dovrebbe essere sempre garantita e fornisce al cliente competenza e sicurezza. Spesso, ma non sempre, una guida certificata a bordo di un operatore di whale watching è un naturalista o un biologo. Se sono presenti ricercatori, ancora meglio!
Una brava guida naturalistica deve essere in grado di:
- Fornire informazioni interessanti sulle specie che sperate di vedere, raccontare curiosità sulla loro vita e parlarvi delle minacce a cui sono esposti;
- Fornire informazioni sull’ambiente marino e costiero locale;
- Spiegare il comportamento degli animali che state osservando.
Una brava guida saprà rendere la vostra esperienza educativa e divertente perfino se non avvisterete delfini e balene (è importante ricordare che il rischio esiste sempre quando si lavora con animali in natura).
COSA FACCIAMO NOI
A bordo delle nostre imbarcazioni troverete guide escursionistiche ambientali certificate e ricercatori scientifici di MareTerra Environmental Research and Conservation. MareTerra Onlus dal 2012 si occupa dello studio della popolazione locale di delfini. La nostra comunicazione ambientale a bordo è pensata per soddisfare tutte le curiosità su questi straordinari animali senza dimenticare che siamo assieme per divertirci.
Contribuite alla ricerca e alla conservazione in qualche modo?
Trovarsi al fianco di ricercatori impegnati nello studio per la tutela e la protezione degli animali, è il meglio che si può chiedere da una esperienza di questo tipo. Assistere e contribuire con la propria partecipazione alla realizzazione di tali attività aggiunge una nuova e unica dimensione all’esperienza, importantissima nel caso dei bambini.
In effetti, un operatore di whale watching può fare molto per contribuire alla ricerca scientifica. Può collaborare e ospitare a bordo gruppi di ricerca attivi localmente e partecipare alle attività di educazione ambientale organizzate da no-profit locali. I dati raccolti devono includere la registrazione sistematica dei tracciati e degli avvistamenti per comprendere la distribuzione stagionale e annuale dei cetacei e raccogliere foto utili a studi di foto-identificazione per approfondire le conoscenze sulla struttura della popolazione. Tutto ciò è a favore della conservazione della natura e delle sue risorse, un beneficio per la comunità locale ed aiuta lo sviluppo di un turismo sostenibile.
Attenzione: chiunque può raccogliere dati e sostenere che saranno utilizzati per scopi di ricerca scientifica. Quei dati devono essere utilizzati per pubblicazioni scientifiche che possano migliorare le conoscenze e contribuire alla tutela della specie e dell'ambiente marino. In caso contrario, quale senso avrebbe la raccolta dati? Di conseguenza dovreste essere in grado di consultare le pubblicazioni prodotte dal sito web o a bordo.
COSA FACCIAMO NOI
Grazie alla partecipazione dei turisti il lavoro di ricerca condotto a bordo dai ricercatori si è tradotto nella pubblicazione di diversi articoli scientifici utili per la conservazione e l'approfondimento dell'ecologia della specie. Collaboriamo con l'Area Marina Protetta, le Università e altri gruppi di ricerca a livello internazionale. A bordo daremo informazioni specifiche sulla popolazione di delfini locali. I più curiosi potranno prendere visione degli articoli scientifici.
É giusto entrare in acqua per nuotare con delfini e balene o toccarli?
Nonostante molte persone guardino a questa esperienza come qualcosa di veramente emozionante e unico, è veramente difficile (se non impossibile) poter assicurare che la nostra presenza fisica in acqua non sia percepita come stressante e intrusiva dagli animali coinvolti.
La maggior parte dei paesi che adottano linee guida e regolamenti per l’osservazione dei cetacei vietano o sconsigliano fortemente questa attività a seguito delle evidenze scientifiche (Barra et al., 2019; Fiori et al., 2019) che dimostrano l’impatto negativo sugli animali e gli incidenti verificatisi a danno delle persone in acqua.
Disturbo causato da operatori che offrono esperienze di nuoto
- Per entrare in acqua vicino a delfini e balene, le imbarcazioni potrebbero avvicinarsi molto agli animali o anticiparli superandoli e aumentando la velocità dei mezzi, infrangendo le regole di distanza e aumentando il disturbo;
- La vostra presenza in acqua costringerà gli animali ad entrare in allerta disturbandoli durante le loro attività quotidiane con effetti negativi sul breve, medio e lungo termine;
- Gli animali saranno costretti a cambiare direzione e velocità di nuoto per mantenere la distanza dalle barche che tentano l’approccio per far scendere le persone in acqua.
Rischi per i nuotatori in acque aperte
Trovarsi in acqua con animali selvatici di grandi dimensioni e potenza costituisce sempre una fonte di rischio. Essi possono reagire in maniera imprevedibile e possono ferire le persone in acqua qualora si sentano minacciati dalla loro presenza. In questo video, un globicefalo afferra la nuotatrice per la gamba trascinandola a diversi metri di profondità. Spiegare la ragione del comportamento dell'animale non è semplice. É più semplice porsi questa domanda: vale davvero la pena rischiare un incidente di questo tipo?
Il rischio aumenta in presenza di femmine con cuccioli e neonati. Questo video riporta di un incidente avvenuto in Australia. Potete vedere la velocità della barca e la modalità di entrata in acqua (situazione questa che mostra già lacune nella sicurezza). Durante l'esperienza una donna è stata colpita da una megattera durante la difesa del proprio cucciolo. La donna è stata ricoverata con frattura alle costole ed emoraggia interna. Permettereste ad uno sconosciuto di avvicinarsi al vostro neonato? Crediamo di no, quindi impariamo a rispettare gli animali anche per questo. In un altro caso mostrato in questo video, numerosi surfisti si sono avvicinati ad un cucciolo di megattera. Quando uno dei surfisti tocca il cucciolo, la madre spazza via con la coda le persone che in quel momento rappresentano un pericolo. Ciò dimostra che sia che partecipiamo ad attività regolamentate che non, la nostra presenza in acqua è un disturbo per gli animali ed un rischio potenzialmente letale per la nostra salute.
L’incidente può avvenire anche fortuitamente, senza volontà di aggredire da parte dell’animale, specialmente quando nel cercare di avvicinarsi si finisce sulla loro direzione di spostamento.
Altro problema è il rischio di trasmissione di patogeni dai cetacei verso le persone (erisipelotricosi, brucellosi, tubercolosi) e viceversa attraverso il contatto o la stretta vicinanza. Il rischio è da considerarsi basso, tuttavia esistono delle condizioni che possono aumentare il rischio come la presenza sul nostro corpo di ferite cutanee, acqua contaminata e contatto con l'animale.
COSA FACCIAMO NOI
Durante le nostre escursioni è vietato il nuoto con i cetacei sia per ragioni di sicurezza, sia per non arrecare disturbo agli animali. É inoltre vietato tentare di toccarli.
Sulla relazione uomo-delfino
Anche quando si instaurano relazioni “positive” e di accettazione da parte degli animali, rafforzare l'abitudine dei delfini alla nostra presenza e contatto non può che avere ripercussioni negative sul benessere di quegli individui. Le tante storie sulle interazioni o relazioni amichevoli uomo-delfino hanno normalmente la stessa conclusione: la prematura morte dell’animale. Perché? Perché il delfino sarà più confidente con le persone (non tutte sono bene intenzionate) e con le imbarcazioni (aumenta il rischio di collisione). Quando riceve da mangiare imparerà a vedere l’uomo come una fonte di cibo aumentando le probabilità di incovenienti. Quando si tratta di una femmina, questa potrebbe trasmettere ai suoi cuccioli questi comportamenti. Questo farà di loro dei delfini anomali con scarse interazioni sociali con i propri consimili con possibilità di ridurre la loro aspettativa di vita e l’insorgere di numerosi problemi di salute. Un delfino che non interagisce con i propri simili è come se mancasse alla popolazione, è come un delfino morto.
In questo video viene raccontata la storia di Beggar, un delfino abituato a interagire con le persone e a ricevere cibo.
COSA FACCIAMO NOI
Durante le nostre escursioni è proibito tentare di nutrire i delfini o altri animali selvatici.
Invitiamo a non prendere parte a tour in cui vengano esposte foto in cui si fornisce cibo ai delfini o in cui le persone entrano in acqua in contatto con loro. Ciò che per noi può sembrare un rapporto straordinario e ammirevole, non è detto che sia un bene per il delfino. L’amore e il rispetto per i delfini deve essere sincero e più forte del nostro ego e del desiderio di apparire come “speciali” di fronte alle altre persone.
Estendiamo il nostro invito ad evitare tutte le situazioni in cui i delfini sono tenuti in cattività e sfruttati per spettacoli, addestrati a comportarsi come dei clown per il divertimento degli spettatori. Sfruttare i delfini è solo una questione di lucro e nulla di ciò che vedrete appartiene in natura a questo animale.
Non è educazione.
Non è rispetto.
Non è conservazione.